MALATTIE CARDIOVASCOLARI E IPERTENSIONE
Le malattie cardiovascolari (CVD) comprendono la malattia coronarica (CHD), l’ictus e la malattia vascolare periferica. Queste patologie sono responsabili di un’elevata percentuale (fino a un terzo) della mortalità di uomini e donne nella maggior parte dei Paesi industrializzati con una crescente incidenza nei Paesi in via di sviluppo.
L'obesità predispone l'individuo a una serie di fattori di rischio cardiovascolare tra cui l'ipertensione e l'aumento del tasso di colesterolo nel sangue. nell'uomo, l'obesità è al secondo posto tra i fattori di rischio di malattie cardiovascolari, dopo l'età e la pressione arteriosa. un uomo obeso ha un rischio di attacco cardiaco circa tre volte maggiore rispetto a quello di una un uomo magro della stessa età. I soggetti obesi hanno maggiori probabilità di avere alti livelli di trigliceridi (grassi) e di lipoproteina a bassa densità (LDL) o "colesterolo cattivo" e una diminuzione della lipoproteina ad alta densità (HDL) o "colesterolo buono". Questo profilo metabolico si riscontra il più delle volte nelle persone obese con un elevato accumulo di grasso addominale ed è stato messo in relazione con un aumento del rischio di malattie coronariche. Con la perdita di peso è prevedibile un miglioramento dei livelli di lipidi nel sangue. Una perdita di peso di 10 kg può determinare un calo del 15% dei livelli di colesterolo LDL e dell'8% dei livelli di colesterolo HDL.
L’associazione tra ipertensione (pressione arteriosa elevata) e obesità è ampiamente documentata e la proporzione d’ipertensione attribuibile all’obesità, nelle popolazioni occidentali, è stata stimata intorno al 30-65%. In effetti, la pressione arteriosa sale parallelamente all’IMC; per ogni aumento di peso di 10 kg, la pressione sale di 2-3mm Hg. Inversamente, il calo di peso induce una diminuzione della pressione arteriosa e solitamente per ogni riduzione del peso corporeo pari all’1%, la pressione scende di 1 o 2 mm Hg.
I soggetti in sovrappeso sono ipertesi in misura quasi tre volte superiore rispetto agli adulti con peso normale e il rischio di soffrire di ipertensione negli individui in sovrappeso tra i 20 e i 44 anni è quasi sei volte superiore rispetto agli adulti con peso normale.
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