SINDROME METABOLICA
(E' la più nuova di tutte le "malattie" e, se vogliamo, è anche un po’ strana. Nata dall’esigenza di individuare le persone a più alto rischio d’infarto, si è poi caratterizzata con l’insulino resistenza, cioè con quelle alterazioni metaboliche che rappresentano un po’ il punto di cedimento di tutte le "violazioni di stile di vita" più comuni: alimentazione inadeguata, inattività fisica e fumo. Si definisce in "sindrome metabolica" una persona che presenti contemporaneamente almeno 3 dei seguenti parametri alterati:
1. pressione arteriosa superiore a 130/85 mmHg.
2. trigliceridi superiori a 150 mg%.
3. colesterolo buono (HDL) basso, inferiore a 40 nelle donne e 50 mmol/L negli uomini.
4. glicemia superiore a 100 mg%.
5. circonferenza vita superiore a 88 cm nelle donne e 102 cm negli uomini.
La constatazione è che le persone con "sindrome metabolica" presentano un rischio di mortalità nettamente più alto delle altre, circa il doppio, anche se normopeso. Allo stesso modo una persona obesa senza altri segni di sindrome metabolica non presenta nessun apprezzabile aumento del rischio.
In realtà il rischio aumenta in maniera lineare all’aumentare del numero di alterazioni e, semplicemente, gli esperti hanno condiviso l’opinione di ritenere accettabile il rischio fino a due alterazioni e inaccettabile quello corso con tre o più alterazioni. E’ dimostrato quindi che anche piccole variazioni dalla "normalità", come una pressione arteriosa di 135/85 o 160 mg% di trigliceridi che di per sé sono sempre state considerate con sufficienza, una volta riuniti in una costellazione di queste lievi alterazioni (almeno tre), costituiscono un elemento di rischio molto superiore che pesare 120 chili. Si tratta di piccoli campanelli d’allarme, ma che suonano molto forte "in coro".
Un’altra novità è che si tratta di alterazioni "banali", quasi tutte facilmente controllabili! La maggior parte di questi problemi può essere migliorata con un calo di peso relativamente modesto (10-15%), soprattutto se abbinato ad una alimentazione adeguata e un incremento dell'esercizio fisico. Molti studi hanno dimostrato che una dieta ricca di alimenti che caratterizzano la dieta mediterranea, sia in grado di ridurre gran parte dei valori che caratterizzano la sindrome metabolica. Osservazioni recenti ci dicono che bastano sei settimane!
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